La lombalgia e il dolore da artrite sono due tipi di dolore che interessano la colonna vertebrale e le articolazioni, ma differiscono per cause, caratteristiche e modalità di trattamento. Sebbene entrambi possano causare dolore nella parte bassa della schiena, è importante distinguerli per garantire una gestione appropriata.
Lombalgia
La lombalgia, o mal di schiena lombare, è una delle condizioni più comuni che colpiscono l’area lombare (la parte bassa della schiena). Essa può essere classificata come acuta o cronica e può derivare da una serie di cause, inclusi infortuni muscolari, problemi posturali, disfunzioni dei dischi intervertebrali o condizioni legate ai muscoli e legamenti.
Trattamento
Trattamenti conservativi: Fisioterapia, esercizi posturali, riposo relativo, analgesici non steroidei (FANS) e miorilassanti.
Trattamenti avanzati: Se il dolore persiste, possono essere necessari interventi come infiltrazioni di corticosteroidi o, in casi gravi, interventi chirurgici per correggere problemi strutturali.
Dolore da Artrite (Artrite Spinale)
L’artrite è un’infiammazione delle articolazioni che può coinvolgere varie parti della colonna vertebrale, con conseguente dolore e rigidità. L’artrite spinale è una forma di artrite che interessa le articolazioni vertebrali e i dischi intervertebrali.
Trattamento
Farmaci: Antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l’infiammazione e il dolore, farmaci per il trattamento dell’artrite reumatoide (come DMARDs), e farmaci biologici.
Terapia fisica: Esercizi per mantenere la mobilità articolare e ridurre la rigidità.
Interventi chirurgici: In caso di gravi danni articolari, possono essere necessari interventi chirurgici per sostituire o riparare le articolazioni danneggiate.
I Principali Trattamenti di Terapia del Dolore, Inclusi quelli Invasivi
La terapia del dolore comprende un ampio ventaglio di trattamenti che spaziano da approcci farmacologici e non farmacologici a trattamenti invasivi, che sono adottati in caso di dolore cronico o acuto che non risponde ai metodi più conservativi. L’approccio terapeutico ideale è spesso multimodale, con l’obiettivo di ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita del paziente. Ecco una panoramica dei principali trattamenti, inclusi quelli invasivi, con i relativi riferimenti di letteratura.
I trattamenti farmacologici sono frequentemente il primo approccio per la gestione del dolore. Questi includono analgesici di varia natura.
Analgesici Non Oppioidi
Paracetamolo e FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei): I FANS (come ibuprofene, naprossene) e il paracetamolo sono i farmaci di prima scelta per il dolore lieve e moderato, come nel caso di dolore muscoloscheletrico, mal di testa e dolore infiammatorio (Katz & Rosenberg, 2006).
I FANS sono particolarmente utili in condizioni come lombalgia, osteoartrite e tendinite.
Oppioidi
Gli oppioidi come morfina, ossicodone e fentanyl sono utilizzati per trattare il dolore severo, specialmente nel contesto di dolore oncologico o post-operatorio (Rosenblum et al., 2008).
Nonostante la loro efficacia, il rischio di dipendenza e di effetti collaterali (come stipsi, sedazione e depressione respiratoria) rende fondamentale un monitoraggio rigoroso del loro utilizzo.
Farmaci Adiuvanti
Antidepressivi triciclici (es. amitriptilina) e anticonvulsivanti (come gabapentina e pregabalin) sono efficaci nel trattamento del dolore neuropatico (Dworkin et al., 2007).
Questi farmaci sono comunemente utilizzati in pazienti con neuropatia diabetica, sindrome dolorosa post-chirurgica e fibromialgia.
Corticosteroidi
I corticosteroidi (es. prednisone) sono utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore nelle malattie autoimmuni e nelle patologie infiammatorie acute e croniche (Olson & Kline, 2006).
Le terapie non farmacologiche sono particolarmente efficaci nel trattamento di dolore cronico o in situazioni in cui i farmaci non sono sufficienti o adatti.
Fisioterapia
La fisioterapia comprende esercizi di rinforzo muscolare, stretching e terapia manuale, utili per migliorare la mobilità e ridurre il dolore in casi di lombalgia cronica, artrosi e lesioni muscoloscheletriche (Maher et al., 2017).
La terapia fisica è essenziale per ripristinare la funzionalità e ridurre l’infiammazione locale.
TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea)
La TENS è una tecnica non invasiva che utilizza impulsi elettrici per stimolare i nervi e alleviare il dolore, ed è indicata per il trattamento di dolore muscoloscheletrico e dolore neuropatico (North et al., 2007).
Terapie Psicologiche (CBT)
La Cognitive Behavioral Therapy (CBT) è ampiamente utilizzata nel trattamento del dolore cronico per aiutare i pazienti a gestire le componenti psicologiche e comportamentali del dolore (Williams et al., 2012).
Le tecniche di rilassamento e biofeedback sono utilizzate per modulare la risposta fisiologica al dolore, riducendo l’ansia e migliorando la percezione del dolore.
Quando le terapie farmacologiche e non farmacologiche non sono sufficienti, i trattamenti invasivi possono essere presi in considerazione. Questi trattamenti sono generalmente riservati a casi di dolore cronico grave, quando altre opzioni terapeutiche non sono efficaci.
Blocchi Nervosi
I blocchi nervosi coinvolgono l’iniezione di anestetici locali o corticosteroidi vicino ai nervi per interrompere la trasmissione del dolore. Sono utilizzati per il trattamento di dolore lombare, dolore articolare e dolore neuropatico (D’Souza et al., 2018).
I blocchi nervosi sono molto utili nei casi di dolore oncologico e sciatica.
Neurostimolazione
La neurostimolazione della corda spinale (SCS) è una tecnica in cui vengono impiantati elettrodi nella colonna vertebrale per inviare impulsi elettrici a bassa intensità, che modulano la percezione del dolore. È efficace per il dolore neuropatico e il dolore lombare cronico (North et al., 2007).
La stimolazione percutanea del nervo (PNS) è un’alternativa meno invasiva, che stimola i nervi per ridurre il dolore acuto o cronico (Rodrigues et al., 2020).
Infusione Intratecale di Farmaci
L’infusione intratecale è una tecnica in cui farmaci come la morfina o il baclofene vengono somministrati direttamente nel liquido cerebrospinale tramite un impianto permanente. Questo approccio è utilizzato nei casi di dolore cronico grave, come il dolore oncologico e il dolore neuropatico (Olson & Kline, 2006).
Ablazione con Radiofrequenza
L’ablazione con radiofrequenza è una tecnica minimamente invasiva in cui viene utilizzata energia a radiofrequenza per danneggiare selettivamente i nervi che trasmettono il dolore. È utile nel trattamento di dolore facciale (nevralgia del trigemino) e dolore lombare (Van Zundert et al., 2006).
Chirurgia per il Dolore
Interventi chirurgici come discectomia o fusione spinale sono indicati in caso di dolore cronico grave e ernia del disco o spondilolistesi (Kaufman & Ho, 2017).