MALATTIA DOLORE

DOLORE UTILE

Il dolore: un segnale di allarme

Il dolore è uno dei fondamentali problemi dell’uomo, fin dalla sua origine e oggetto di sforzi notevoli per comprenderlo e controllarlo.
Il dolore rende spesso la persona inabile sia fisicamente che emotivamente, al punto di cambiare il suo comportamento, la sua vita.
Le sindromi dolorose possono colpire tutte le persone, bambini e anziani, in tutte le patologie, benigne e neoplastiche.

Definito “una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva, associata a un effettivo o potenziale danno tissutale”, il dolore si può considerare, in una fase acuta, finalizzato ad allertare il corpo sulla presenza di stimoli pericolosi presenti nell’ambiente o nell’organismo stesso.
Tale dolore è quindi un campanello di allarme, che permette spesso di diagnosticare precocemente una malattia.


    DOLORE INUTILE

    Il dolore: diventa una malattia

    Purtroppo, in molte condizioni patologiche degenerative benigne e neoplastiche, il dolore cessa la sua funzione di allarme e si trasforma in vera propria malattia. Si sviluppa tramite mutamenti biochimici e fisiologici irreversibili, ledendo per tutta la vita il benessere della persona e della sua famiglia.

    Quando il dolore è persistente nel tempo, instaura un circolo vizioso di depressione, ansia e altri disturbi emotivi, diventando sindrome autonoma, una vera e propria malattia. Questa condizione provoca un pesante impatto sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali caratteristici della persona.

    Il dolore assume così connotati di sintomo inutile e va trattato nel modo più tempestivo e completo possibile.
    In questo senso, il dolore cronico non rappresenta solo una estensione temporale del dolore acuto, ma assume caratteristiche qualitative a sé stanti, che necessitano di un approccio mentale, culturale, tecnologico e professionale specifico e dedicato.